martedì 28 aprile 2020

Questo Milan ha ancora bisogno di Ibra.


Si dilatano i tempi della ripartenza nel calcio e si allunga anche l’attesa per conoscere il futuro di Ibra, non si sa se lui ha deciso di smetterla con il Milan o se è Rangnick che non lo vuole, se è una questione di ingaggio oppure un problema di progetto, finché non tornerà dalla Svezia e non si saranno visti con Gazidis, non sapremo se Ibrahimovic rimarrà anche nella prossima stagione.
Come dicono tutti, il Milan ha ancora bisogno di Ibra, chiaro che non costruisci il futuro su di lui, ma al momento può essere la “carpenteria” su cui appoggiare il progetto, è quello che può fare girare la giostra Milan con tutti i “giovani” a bordo, può essere il “maestro” del nuovo giovane “giostraio”, di quell’attaccante che prenderà il suo posto, per consacrare il rilancio del Milan e diventarne la nuova guida.
Le telefonate fatte da Maldini a Ibra, non sono altro che la convinzione di Gazidis di continuare con Paolo, Zlatan e Gigio, questo il sudafricano ce l’ha chiaro in testa, come ha chiaro in testa di affidare la rivoluzione a Rangnick, però fino a quando non ci saranno le ufficialità, dovremo pensare ad un Milan senza Ibrahimovic e forse senza Donnarumma, ma personalmente qualcosa mi dice che Maldini resta.
Se davvero sarà così e anche se Ibra dovesse restare, il Milan dovrà comunque prendere un altro attaccante di sicuro affidamento, la sua eventuale attuale “riserva” che diventerà poi il nuovo titolare, un giovane talento emergente già cercato nell’imminente passato, il 22enne Luca Jovic attaccante del Real Madrid, che Rangnick conosce molto bene e di cui è un estimatore, considerandolo il centravanti giusto da far giocare nuovamente in coppia con Rebic.
Jovic al Real è chiuso da Benzema, ma l’ostacolo importante è come al solito il costo del cartellino, i blancos hanno speso 60 milioni l'estate scorsa e per quanto possa essersi svalutato, resta sempre un costo proibitivo vista la giovane età e lo spessore del ragazzo, magari lo girerebbe al Milan in prestito, ma questa soluzione senza riscatto non rientra nella voglia de i rossoneri e di Jovic, la situazione potrebbe sbloccarsi per un trasferimento definitivo a 40 milioni più la prelazione su Donnarumma in caso di cessione.
Le quotazioni in salita di Luka Jovic (si parla di un prestito biennale con risacatto), aprono a due scenari: l’addio di Ibra a fine stagione e l’arrivo di Rangnick, quindi con l’addio di Ibra e in vista della prossima stagione, il Milan dovrà prendere un altro attaccante da alternare a Jovic o a chi per lui e al momento il primo nome della lista è il 19enne Boadu dell’Az Alkmaar, che ha superato Scamacca nelle preferenze.
La volontà di Donnarumma di rinnovare e di restare al Milan, apre a possibilità e prospettive di futuro diverse, ma resta sempre determinante il nodo del suo maxi-ingaggio, che già così è assolutamente fuori dai parametri del tetto salariale a 2,5 milioni netti, figuriamoci se Raiola (come è sicuro che sia) poi non ha l’intenzione di portarlo a 9/10, che sarebbe quello che Real, PSG e Chelsea gli garantirebbero.
Gigio ha il Milan nel cuore, è un tifoso e un innamorato dei colori rossonero, sicuramente si riuscirà a blindarlo e a premiarlo, ma giusto per non perderlo per una manciata di euro, lo scenario però potrebbe essere diverso, proprio per la volontà che ha Gigio di trovare un accordo per il rinnovo, un prolungamento per le stesse cifre sarebbe un importante eccezione, un atto d’amore e un grande sacrificio (rinuncerebbe a 50 milioni per la cessione) della società verso il portiere e del portiere verso la maglia e la città a cui è legato.
Intanto in attesa di definire il suo futuro e prendendo atto che: Meret, Cragno e in ultima analisi anche Musso “sono cari”, queste le parole di De Laurentis, Giulini e Marino, il Milan prende in considerazione uno dei nomi più interessanti tra i giovani portieri europei, si tratta del 21enne Luís Maximiano dello Sporting Lisbona, per cui il Milan sarebbe disposto ad offrire fino a 20 milioni a fronte di una clausola di 45, anche per lui la concorrenza di Inter e Real Madrid è molto alta e viene considerato un predestinato.

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