È contenuto in 47 pagine, il protocollo che la FIGC ha inviato al
governo, per avere l’OK alla ripresa degli allenamenti, ma in queste 47 pagine,
non c’è nessun riferimento concreto sulla disputa delle partite, le prime 35
pagine riguardano il lato medico, quindi gli esami da effettuarsi per il ritiro,
la divisione in tre gruppi tra guariti dopo malattia, contagiati lievi e mai
positivi al contagio, si procederà con uno screening completo, visite cliniche,
tamponi, test sierologici, ECG, spirografia ed emocromo.
Un imponente impegno, che forse solo un paio di squadre di serie B
sono nelle condizioni di potere sostenere, per cui già da questo si capisce che
i campionati di B e C compresi quelli minori, per quest’anno e forse per altri
ancora, non potranno essere giocati, per tanto, comincerei a pensare a come
chiuderli con le assegnazioni delle promozioni e delle retrocessioni.
Le altre 12 pagine, sono diciamo quelle “sportive” riguardanti la
gestione del ritiro, che sarà di tre settimane, nella prima solo preparazione
atletica e tecnica individuale e solo a piccoli gruppi, nelle altre due
settimane invece ci sarà una graduale ripresa del normale lavoro tecnico-tattico,
le postazioni negli spogliatoi saranno distanti almeno 2 metri una dall’altra e
così anche a tavola.
I giocatori dovranno alloggiare in stanze singole e li faranno la
doccia, per evitare più che i rischi legati all’assembramento, i rischi della
zona ricca di vapore acqueo (addio scherzi sotto la doccia) e restano comunque
valide le indicazioni sulle zone comuni, il distanziamento sociale ecc., i
calciatori che rientrano dall’estero faranno un periodo di 14 giorni di
isolamento prima dello screening, più tardi arrivano e più allungano i loro di tempi
di ripresa.
In caso di dubbi o sospetti di contagio, i soggetti saranno
immediatamente allontanati e tutti i guariti si dovranno sottoporre a ulteriori
esami, per escludere danni permanenti o complicazioni polmonari e cardiache, in
caso di positività invece, oltre all’isolamento del soggetto e alla richiesta
di pronto intervento, si interromperebbe l’allenamento del gruppo e si sottoporranno
tutti i giocatori a nuovi test, io sono nato con il concetto che il calcio è
uguale a qualsiasi latitudine e longitudine, ma capite che in serie D (forse
ancora) e in tutti i campionati minori il calcio è finito.
Ci resterà solo la Serie A (almeno
fino a quando non ci sarà un vaccino efficace), una serie A a porte chiuse, una
serie B solo per pochi e senza retrocessioni, giusto per dare più interesse
alla serie A, si moltiplicheranno i disoccupati perché dalla serie C in poi non
si ripartirà, almeno per un periodo sarà un calcio mai visto, diverso, ma credo
che anche la vita non sarà più la stessa.
Intanto prendiamoci questo calcio da vedere solo in televisione,
con cinque cambi e giocato in estate, in ricordo delle notti magiche del
mondiale Italia “90”, gli stranieri del Milan se non sono già tornati stanno
tornando, entro giovedì saranno sicuramente tutti a Milanello, per provare a
concludere questo campionato, con la speranza di guadagnare un posto in Europa
League, che anche se non porta tanti soldi, porta almeno un po' di visibilità.
Gazidis nel frattempo ha lavorato per gettare le basi per il prossimo
torneo, per potenziare l’organico e mettere Rangnick nelle condizioni migliori
per lavorare (Gazidis non può più sbagliare), ufficiosamente si apprende che il fondo Elliott sarebbe disposto a stanziare un
budget di 130 milioni, da mettere a disposizione di Rangnick,
per costruire il Milan che nel giro di un paio d’anni, possa tornare ad essere
competitivo almeno in Italia.
Sarà sempre più un mercato basato su giovani e
meno giovani di spessore, su gente come l’attaccante 26enne del Betis Siviglia Moron,
che ha una clausola rescissoria di 60 milioni, ma le offerte non superano i 30,
o il 23enne centrocampista dell’Udinese Mandragora, praticamente
della Juventus e con un costo che si aggira sempre sui 30 milioni.
Poi profili come il portiere 26enne Musso dell'Udinese
valutato 25 milioni, o come il 22enne attaccante Dani Olmo del Lipsia, anche
lui con una quotazione sui 30 milioni, più volte cercato dal Milan e ora possibile
con l’arrivo di Rangnick, oppure il 22enne centrocampista Koopmeiners, capitano
dell'Under 21 olandese e dell'Az Alkmaar, senza sottovalutare il 18enne regista
Ricci di proprietà dell'Empoli.
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