giovedì 16 aprile 2020

Serie A, avanti nonostante tutto.



Nonostante il virus sia ancora significativamente presente e lo scetticismo degli scienziati sia parimenti dichiarato, la serie A vuole andare avanti e la Commissione medico scientifica della FIGC, tenutasi in videoconferenza e presieduta dal Prof. Zeppilli, ha provveduto a tracciare le linee guida, del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti, finalizzati alla ripartenza dei campionati professionistici.
Visto che per ragioni economiche il calcio deve ripartire, un po' come avviene per le industrie e le altre attività produttive, anche il calcio deve ripartire in sicurezza, per questo si sono messi a punto le procedure migliori possibili, per farsi trovare pronti quando e se le istituzioni daranno il via, il protocollo prevede tutta una serie di prescrizioni per la “conservazione” oltre che dei calciatori, anche dello staff tecnico, dei medici, dei fisioterapisti, dei magazzinieri e di tutto il personale a più stretto contatto con i calciatori.
Lo scopo è quello di mantenere “il gruppo squadra” completamente ‘negativo’ in ritiro, dove i calciatori resterebbero chiusi almeno per il periodo del richiamo-preparazione (io sono per la chiusura per tutti i tre mesi, campionato compreso), con la sorveglianza del medico sociale, preceduto naturalmente da uno screening, che sarà indicato dalle autorità competenti per tutto il ‘gruppo’, la FIGC dopo che la serie A è ripartita, pensa di prendere in considerazione la possibilità di una ripartenza a seguire con Serie B e Serie C.
Premetto che, già alcune squadre di serie A avranno difficoltà logistiche ed economiche per quanto verrà indicato, per la serie B e per la serie C sarà ancora peggio, le difficoltà saranno altissime, sarà quasi impossibile sanificare il luogo dell’allenamento o il Centro Sportivo, le palestre, gli spogliatoi e gli alberghi, per chi non ha una propria sede per il ritiro, le stesse prescrizioni saranno naturalmente adeguate anche ai direttori di gara.
Una volta finalizzato il documento, il Presidente Gravina lo sottoporrà per la valutazione ai Ministri per lo Sport e della Salute, che daranno o meno il loro placet sulla ripresa del campionato, che per completarlo restano da disputare le ultime 12 giornate, più 4 partite del 25° turno rinviate e da recuperate: Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari, Torino-Parma e Atalanta-Sassuolo.
Se quindi la serie A dovesse tornare in campo per terminare il campionato, l'idea, si legge sarebbe quella di impostarlo come un Europeo o un mondiale, giocare il 31 maggio i recuperi e poi dal 4 giugno il resto del campionato, giocato in tre turni settimanali di due giorni ciascuno fino al 21 giugno, nei primi sei turni, le gare saranno spalmate su tre fasce orarie giornaliere, dal 24 giugno le fasce si ridurranno a due per evitare le temperature più calde e il turno si spalmerà su tre giorni.
Finito il campionato, poi c’è la coppa Italia Coppa Italia, dove bisogna giocare ancora le semifinali di ritorno e la finale, ma non si sa ancora se verrà disputata di seguito al campionato e quindi prima delle Coppe europee o viceversa, in Champions si devono ancora giocare il ritorno degli ottavi per Juventus e Napoli, e poi i quarti dove l’Atalanta è già qualificata, mentre in Europa League dove ci sono Inter e Roma, si devono giocare gli ottavi.
Quindi se le coppe europee si giocheranno nel mese di agosto, prenderanno il posto di quelle inutili amichevoli internazionali e se si giocano quelle, si possono giocare anche le coppe, ritengo sensato giocare in una località 'neutra', e che fornisca garanzie di sicurezza e temperature più miti per quel periodo, così come reputo possibile la 'Final Eight', con tutte le partite in gara secca, fino alla finale, fra l’altro tutte le squadre e gli operatori al seguito, resterebbero concentrati in quest'unica sede e verrebbero sottoposti con più facilità ai controlli sanitari e alle relative misure di sicurezza.
Ammesso e non concesso, mi pare chiaro che bisogna fare chiarezza sui contratti, specialmente se non si possono rimandare le scadenze e poi come sostiene Ranieri, i turni pressanti e le temperature sempre più alte, dovranno per forza di cose dare ai calciatori la possibilità di recuperare e per tanto ritengo che le 5 sostituzioni siano il minimo.
Tutto questo però nel caso in cui si riuscissero a rispettare queste date, significherebbe che tra la fine di agosto e settembre si potrebbe svolgere il mercato e la preparazione, che sarebbe una specie di richiamo, visto che i calciatori hanno giocato fino a qualche ora prima, con un ipotetico inizio ad ottobre e con turni sempre infrasettimanali, per finire tutto in tempo per l’Europeo.
Ma potrebbe esserci anche la possibilità che per far ripartire la stagione 2019/2020, che va conclusa a prescindere, si debba ripartire a settembre per chiudere la stagione a novembre, in quel caso, dicembre diventa periodo di mercato e di richiamo per preparare la stagione successiva e tornare in campo a gennaio con il campionato 2020/2021, che verrebbe giocato nell'ambito dell'anno solare del tipo Argentina, con “apertura e chiusura”, per recuperare nel giro di un paio d’anni il tempo perduto.
Ci sarebbe poi da coordinarsi con le altre federazioni e bisognerebbe comunque chiudere la prossima stagione prima dell'Europeo, giocando praticamente il campionato in 5 mesi e le ipotesi a questo punto sono diverse: più gironi con i playoff o un mini torneo come in Argentina, chi lo sa? magari questa sarà un’occasione per ristrutturare i campionati, che non erano sostenibili già prima del virus (60 squadre in serie C, 20 in serie B e 20 in serie A), figuriamoci adesso che sarà ancora più difficile andare avanti. 

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