Nonostante il virus sia ancora significativamente presente e lo scetticismo degli scienziati sia parimenti dichiarato, la serie A vuole andare avanti e la Commissione medico scientifica della FIGC, tenutasi in videoconferenza e presieduta dal Prof. Zeppilli, ha provveduto a tracciare le linee guida, del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti, finalizzati alla ripartenza dei campionati professionistici.
Visto che per ragioni economiche il calcio deve ripartire, un po'
come avviene per le industrie e le altre attività produttive, anche il calcio deve
ripartire in sicurezza, per questo si sono messi a punto le procedure migliori possibili,
per farsi trovare pronti quando e se le istituzioni daranno il via, il
protocollo prevede tutta una serie di prescrizioni per la “conservazione” oltre
che dei calciatori, anche dello staff tecnico, dei medici, dei fisioterapisti,
dei magazzinieri e di tutto il personale a più stretto contatto con i
calciatori.
Lo scopo è quello di mantenere “il gruppo squadra” completamente
‘negativo’ in ritiro, dove i calciatori resterebbero chiusi almeno per il periodo
del richiamo-preparazione (io sono per la chiusura per tutti i tre mesi,
campionato compreso), con la sorveglianza del medico sociale, preceduto naturalmente
da uno screening, che sarà indicato dalle autorità competenti per tutto il
‘gruppo’, la FIGC dopo che la serie A è ripartita, pensa di prendere in
considerazione la possibilità di una ripartenza a seguire con Serie B e Serie
C.
Premetto che, già alcune squadre di serie A avranno difficoltà
logistiche ed economiche per quanto verrà indicato, per la serie B e per la
serie C sarà ancora peggio, le difficoltà saranno altissime, sarà quasi
impossibile sanificare il luogo dell’allenamento o il Centro Sportivo, le
palestre, gli spogliatoi e gli alberghi, per chi non ha una propria sede per il
ritiro, le stesse prescrizioni saranno naturalmente adeguate anche ai direttori
di gara.
Una volta finalizzato il documento, il Presidente Gravina lo
sottoporrà per la valutazione ai Ministri per lo Sport e della Salute, che
daranno o meno il loro placet sulla ripresa del campionato, che per completarlo
restano da disputare le ultime 12 giornate, più 4 partite del 25° turno rinviate
e da recuperate: Inter-Sampdoria, Verona-Cagliari,
Torino-Parma e Atalanta-Sassuolo.
Se quindi la serie A dovesse tornare in campo per terminare il
campionato, l'idea, si legge sarebbe quella di impostarlo come un Europeo o un
mondiale, giocare il 31 maggio i recuperi e poi dal 4 giugno il resto del
campionato, giocato in tre turni settimanali di due giorni ciascuno fino al 21
giugno, nei primi sei turni, le gare saranno spalmate su tre fasce orarie
giornaliere, dal 24 giugno le fasce si ridurranno a due per evitare le
temperature più calde e il turno si spalmerà su tre giorni.
Finito il campionato, poi c’è la coppa Italia Coppa Italia, dove bisogna
giocare ancora le semifinali di ritorno e la finale, ma non si sa ancora se verrà
disputata di seguito al campionato e quindi prima delle Coppe europee o
viceversa, in Champions si devono ancora giocare il ritorno degli ottavi per
Juventus e Napoli, e poi i quarti dove l’Atalanta è già qualificata, mentre in
Europa League dove ci sono Inter e Roma, si devono giocare gli ottavi.
Quindi se le coppe europee si giocheranno nel
mese di agosto, prenderanno il posto di quelle inutili amichevoli
internazionali e se si giocano quelle, si possono giocare anche le coppe,
ritengo sensato giocare in una località 'neutra', e che fornisca garanzie di
sicurezza e temperature più miti per quel periodo, così come reputo possibile la
'Final Eight', con tutte le partite in gara secca, fino alla finale, fra
l’altro tutte le squadre e gli operatori al seguito, resterebbero concentrati
in quest'unica sede e verrebbero sottoposti con più facilità ai controlli
sanitari e alle relative misure di sicurezza.
Ammesso e non concesso, mi pare chiaro che bisogna fare chiarezza
sui contratti, specialmente se non si possono rimandare le scadenze e poi come
sostiene Ranieri, i turni pressanti e le temperature sempre più alte, dovranno
per forza di cose dare ai calciatori la possibilità di recuperare e per tanto
ritengo che le 5 sostituzioni siano il minimo.
Tutto questo però nel caso in cui si riuscissero a rispettare
queste date, significherebbe che tra la fine di agosto e settembre si potrebbe
svolgere il mercato e la preparazione, che sarebbe una specie di richiamo,
visto che i calciatori hanno giocato fino a qualche ora prima, con un ipotetico
inizio ad ottobre e con turni sempre infrasettimanali, per finire tutto in
tempo per l’Europeo.
Ma potrebbe esserci anche la possibilità che per far ripartire la
stagione 2019/2020, che va conclusa a prescindere, si debba ripartire a
settembre per chiudere la stagione a novembre, in quel caso, dicembre diventa
periodo di mercato e di richiamo per preparare la stagione successiva e tornare
in campo a gennaio con il campionato 2020/2021, che verrebbe giocato
nell'ambito dell'anno solare del tipo Argentina, con “apertura e chiusura”, per
recuperare nel giro di un paio d’anni il tempo perduto.
Ci sarebbe poi da coordinarsi con le altre federazioni e
bisognerebbe comunque chiudere la prossima stagione prima dell'Europeo,
giocando praticamente il campionato in 5 mesi e le ipotesi a questo punto sono diverse:
più gironi con i playoff o un mini torneo come in Argentina, chi lo sa? magari questa
sarà un’occasione per ristrutturare i campionati, che non erano sostenibili già
prima del virus (60 squadre in serie C, 20 in serie B e 20 in serie A), figuriamoci
adesso che sarà ancora più difficile andare avanti.
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